Essere unici significa essere diversi. Il popolo ebraico è certamente unico e Va-ayra insegna più unicità. A Mosè, scelto da Dio, viene detto che condurrà gli Israeliti fuori dal paese d'Egitto con l'assistenza di Aronne. Mosè diventa un leader unico.
La storia che segue è la fuga più singolare da qualsiasi schiavitù mai vista. Dio porta le dieci piaghe contro gli egiziani. Coloro che scelgono di spiegare questi eventi con mezzi naturali – terremoti, colate di lava dai vulcani – sono liberi di farlo, ma la miseria inflitta al popolo egiziano è unica.
Ma cosa ci insegna? Insegna che ogni volta che il popolo ebraico è in difficoltà può guardare al cielo e chiedere le dieci piaghe? No, certamente non è così... le dieci piaghe furono uniche e non si ripeteranno. Ci insegna che dobbiamo trovare un Mosè in mezzo a noi ogni volta che siamo nei guai? In un modo.
Ciò che la storia ci insegna è che ognuno di noi può essere leader. Non necessariamente condurre il nostro popolo dall'oscurità alla luce: tali leader sono molto rari, e per fortuna lo sono anche le circostanze in cui potremmo aver bisogno di un tale leader. Ci insegna che ci sono sempre percorsi attraverso i quali possiamo guidare gli altri... che come ebrei dovremmo guidare gli altri nel miglior modo possibile. Eravamo ridotti a strisciare come schiavi nel fango, eppure sopravvivevamo lo stesso. Non dobbiamo ridurre gli altri a tale vergogna e dovremmo guidare tutti fuori dal loro Egitto, sia che si tratti di un problema sociale, mentale o forse anche fisico.
In questo mondo troppo spesso ci sediamo e aspettiamo che gli altri ci mostrino il progresso. È compito del popolo ebraico fare il primo passo verso il miglioramento del nostro mondo. Quindi, dopo aver letto questo, intraprendi un percorso. Scegli uno stile di vita, scegli una parte del cammino. L'azione è più grande del pensiero. Poi, quando inizi a guidare verso il bene più grande, riaffermi anche la tua fede nell'alleanza che fu ricordata a Mosè all'inizio della Sedra, intraprendendo il cammino di Dio.