“Il Libro dello Splendore”. Questa è l'opera centrale nella letteratura della Kabbalah. Si tratta di una raccolta di diversi libri che includevano brevi dichiarazioni midrashiche, omelie e discussioni sulle parti settimanali della Torah e molti altri argomenti. Il rabbino più citato dello Zohar è Simeon b. Yohai.

Eppure la questione più controversa riguarda l’effettiva composizione e editing del libro. I cabalisti di Safed credevano nell'antichità dell'intero Zohar. Il libro, tuttavia, fu pubblicato dal cabalista spagnolo Moses b. Shem Tov de Leon alla fine del XIII secolo. Alcuni consideravano Moses de Leon il vero autore dello Zohar. Si immerse nella tradizione delle scuole cabalistiche spagnole, dove sviluppò uno stretto rapporto con il cabalista Joseph Gikatilla. Nel 1286, Moses de Leon aveva scritto il Midrash ha-Ne'elam, il “Midrash mistico”, che costituiva la parte principale dello Zohar. La maggior parte di questi scritti è in aramaico, ma Moses de Leon compose anche scritti ebraici sull'etica e sull'escatologia dell'anima.

L'importanza fondamentale dello Zohar nello sviluppo della Kabbalah e nella vita della comunità ebraica può essere vista nei vasti commenti scritti sui suoi contenuti. Molti non sono sopravvissuti, con la notevole eccezione di Or ha-Yakar in sette volumi di Moses Cordovero. Il commento più importante per una comprensione più letterale dello Zohar è Ketem Paz di Simeon Labi di Tripoli (1570), di cui è stata stampata la sezione Genesi. Il secondo per importanza è l'Or ha-Chammah, un commento di Abraham b. Mordecai Azulai. Il commento di Azulai comprende un riassunto degli scritti di Cordovero e un commento di Abraham Galante, uno degli allievi di Cordovero. Quest'opera fu stampata nel 1896-98, riflettendo l'esposizione della scuola Cordovero dello Zohar.

Lo Zohar è stato tradotto in latino, francese e inglese. I suoi contenuti, le sue controverse date di pubblicazione, la sua discutibile autenticità e antichità, sono stati fonte di un furioso dibattito durante questi secoli più recenti. I grandi studiosi del giudaismo del diciannovesimo secolo, compreso Leopold Zunz, vedevano lo Zohar come un prodotto del tredicesimo secolo. Molti hanno scelto di risolvere il problema dello Zohar secondo le proprie opinioni soggettive. Qualunque sia la sua vera data di pubblicazione, la sua influenza sul tema del misticismo rimane fondamentale. È il grande manuale dell'argomento che conosciamo come Kabbalah.