Considerando il fascino della modernità per la "previsione del futuro" e la concomitante proliferazione di diagrammi, grafici e altre visualizzazioni grafiche di "letture delle palme" et alii, è appropriato considerare la visione della chiromanzia da parte del giudaismo. La chiromanzia è l'arte di determinare il carattere di una persona e il suo destino da linee e altri segni sul palmo e sulle dita. La chiromanzia apparve per la prima volta nel giudaismo nel circolo del misticismo della Merkabah. Questi primi mistici ebrei impiegavano la chiromanzia e la fisionomia ellenistica per giudicare se si era idonei a ricevere insegnamenti esoterici. Il sostegno scritturale a questa pratica venne da Genesi 5:1-2: "Questo è il libro delle generazioni di Adamo". La parola ebraica toledot ("generazioni") fu interpretata nel senso di "carattere e destino dell'uomo". Il passaggio "maschio e femmina li creò..." implica che le predizioni chiromantiche variavano a seconda del sesso, essendo determinante la mano destra per il maschio e la mano sinistra per la femmina.
La prova di questa pratica tra i primi cabalisti fu data da Asher ben Saul (c.1215), che scrisse: "Alla conclusione del Sabbath erano soliti esaminare le linee dei palmi delle mani, perché attraverso le linee sulle mani i saggi conoscerebbero il destino di un uomo e le buone cose in serbo per lui."
In alcune parti dello Zohar ci sono passaggi che parlano delle linee sia della mano che della fronte. Nel Medioevo lo studio della metoposcopia si concentrava sulle linee della fronte. Lo Zohar ha messo in evidenza il parallelo tra il movimento dei corpi celesti e la direzione delle linee sulla mano. Usando cinque lettere dell'alfabeto ebraico (zayin, heh, samech, peh, resh), i primi mistici erano in grado di dire quali tipi di carattere possedeva una persona. Successivamente, lo Zohar stabilì una relazione tra le linee sulla mano e sulla fronte di un uomo e le trasmigrazioni della sua anima. Con la diffusione della conoscenza dello Zohar, diversi cabalisti cercarono di collegare la chiromanzia ai misteri della Kabbalah, in particolare il mistico del sedicesimo secolo Joseph ibn Sayyah.
A partire dal XVI secolo vari libri ebraici passarono in rassegna la pratica della chiromanzia. Faceva parte della tradizione che circondava Isaac Luria il fatto che fosse un maestro nella chiromanzia, e molte tradizioni indicano il fatto che diversi cabalisti erano esperti nella sua pratica. Nei libri ebraici sulla chiromanzia astrologica, alle linee principali della mano vengono dati i seguenti nomi: 1) linea della vita; 2) la linea della saggezza; 3) la linea della tabella; 4) la linea del destino o la linea della salute.