Yom Kippur è il giorno dell'espiazione. Gli ebrei vanno davanti a Dio e chiedono perdono per i peccati commessi davanti a Lui nell'anno precedente. L'atmosfera di solenne contemplazione e pentimento è accentuata dalle regole di astinenza fisica che richiedono un digiuno completo da tutti i cibi e bevande dal tramonto del giorno precedente (noto come Kol Nidre) fino alla fine del servizio dello Yom Kippur oltre venticinque ore dopo.. Si potrebbero scrivere interi libri sui simbolismi e sulle tradizioni dietro Yom Kippur, ma purtroppo abbiamo solo una pagina Web.
Oltre al digiuno, agli ebrei non è consentito indossare abiti di pelle durante la shul durante lo Yom Kippur e non dovrebbero indossare gioielli o trucco. In questo giorno sacro ci sono proibiti anche i rapporti sessuali. Normalmente la kippah sarà bianca, a simboleggiare la pulizia.
Una parte notevole del servizio di Yom Kippur, che è diviso in sezioni principali, è quando il rabbino che guida il servizio si prostra davanti all'arca e chiede a Dio di perdonare i suoi peccati. Due membri della congregazione aiutano quindi il rabbino ad alzarsi. Questo è l'unico periodo dell'anno in cui è lecito inginocchiarsi o prostrarsi a terra. La prostrazione assoluta (cadere con la faccia) è assolutamente vietata fino al ritorno ai tempi del tempio.
Molti anni fa veniva usato un capro espiatorio per liberare un popolo dai suoi peccati. In effetti, tutti i loro peccati sarebbero stati caricati su di esso, e poi sarebbe stato gettato nel deserto o gettato da un dirupo per essere ucciso.
Il digiuno durante lo Yom Kippur non è obbligatorio per i giovani (età pre-Bar mitzvah) né per gli anziani o i malati. Per queste persone si possono recitare preghiere speciali al posto del digiuno.