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Inizialmente l'intenzione era quella di creare due persone separate; ma alla fine Adamo ed Eva furono creati come uno perché Dio vide che solo attraverso questo poteva esserci pace tra gli uomini”.

"Prima ad essere maledetto fu il serpente, poi Eva e infine Adamo." (Talmud babilonese, Eruvin 18a)

Nel quinto capitolo del libro della Genesi il testo afferma: “Maschio e femmina li creò”. Eppure nel primo capitolo della Genesi è scritto: “Dio creò l’uomo a sua immagine”. Questa incongruenza testuale è spiegata dai saggi talmudici come la differenza tra l'intento della Divinità e la sua effettiva creazione. Dio intendeva creare due esseri umani ma alla fine ne creò uno solo. Non è una distinzione da poco, e l’esame di quelle che sembrano essere due narrazioni separate della creazione nel testo ha offerto ai teologi un numero infinito di problemi e soluzioni nel corso della storia.

Considerata come mito, la storia della creazione dell'uomo e della donna può essere vista come una gigantesca fiaba, un'antica finzione che simboleggia l'inizio della permanenza dell'uomo sulla terra. Considerata come verità religiosa, la co-creazione di Adamo ed Eva mette in luce le difficoltà, le ansie e la natura peccaminosa che hanno radicato le prime creature di Dio, fin dal momento della loro esistenza terrena.

Chi era Chava (Eva)? L'ebraico significa "datore di vita", che è vero alla lettera, poiché Eva allattò il mondo intero. Ma Chava, nella sua forma aramaica, denota anche un "serpente", e in effetti, un serpente attirò la prima creazione femminile. È un'immagine che è stata sostenuta nel corso della storia: la seduzione di Eva che portò sia lei che Adamo alla caduta in disgrazia e all'espulsione dal Giardino. Eppure il destino di Adamo ed Eva è inestricabilmente intrecciato. Poiché una creazione non poteva incolpare completamente l'altra per aver peccato; in effetti, come Dio sapeva o avrebbe presto imparato Lui stesso, peccare, fare il male e non obbedire alla parola del Signore erano cose intrinseche alla condizione umana quanto le parti specifiche del corpo di Adamo ed Eva. Dopo che Eva diede ad Adamo il frutto proibito, gli occhi di entrambi si aprirono e si accorsero insieme di essere nudi.

La rinuncia al paradiso terrestre, sebbene biblicamente tragico, fu in definitiva ciò che distinse Adamo ed Eva da tutte le altre creature. Mangiando dell'Albero della Conoscenza, Eva aveva inavvertitamente manifestato l'indipendenza di pensiero che avrebbe caratterizzato il comportamento umano da quel momento in poi. La donna e l'uomo potevano ora discriminare tra il bene e il male, una qualità non posseduta dal bestiame e dagli animali. Allo stesso tempo, se l’uomo e la donna mangiassero dell’Albero della Vita e ottenessero così l’immortalità terrena, potrebbero trascorrere tutti i loro giorni ricercando la gratificazione invece di sviluppare il loro spirito e compiere buone azioni. Così Eva, che ha preceduto Adamo nella conoscenza del bene e del male, ha condiviso con la sua co-creazione il destino che tutta l'umanità seguirà: vivere e morire ricercando la conoscenza e il bene, evitando il male. Come nel caso della nostra storica prima coppia, il risultato è stato una benedizione mista.