Scritto nel 1279, il Libro del Maestro è allo stesso tempo un tributo a Maimonide e una sfida alla lettura superficiale. Abraham Abulafia prende la venerata Guida dei Perplessi come chiave, ma insiste sul fatto che la sua vera porta si apre verso l’interno, attraverso la resa spirituale e la contemplazione diretta del Divino.
Questo libro esorta il lettore ad andare oltre la comprensione concettuale e a immergersi con fiducia in Dio. Esplora i significati più profondi del “Nome Esplicito” (Shem Ha-Meforash) del Signore, della Benedizione Sacerdotale e delle lettere dell’alfabeto ebraico — non come simboli passivi, ma come correnti viventi di energia divina. Nel suo cuore, è una guida alla trasparenza spirituale: un modo per disimparare l’ego e diventare un recipiente per il sacro. Offre al cercatore non solo conoscenza, ma trasformazione attraverso la fede, il linguaggio e l’intimità divina.